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Guida agli incentivi per impianti rinnovabili

Guida agli incentivi

  • Introduzione

Investire in impianti di energia rinnovabile non è mai stato così vantaggioso. In Italia esistono diversi incentivi che agevolano cittadini e aziende nella transizione verso fonti di energia sostenibile. Questa guida ti aiuterà a scoprire quali sono e come accedervi.

Principali Incentivi Disponibili per gli associati in una CER

Gli Associati possono accedere, nel rispetto del presente Statuto e del Regolamento, alla
distribuzione degli incentivi erogati dal GSE per venti anni, come contributi economici spettanti alle Configurazioni ammesse al servizio per l’autoconsumo diffuso, riconosciuti in relazione a ciascun impianto di produzione/UP la cui energia elettrica rileva per la configurazione. 

Gli incentivi spettanti alle configurazioni ammesse possono essere di due tipi:

1. Incentivo in conto esercizio

Il GSE eroga per ogni kWh di energia condivisa all’interno di una configurazione sottesa ad una medesima Cabina di trasformazione MT/BT :
– Un incentivo (tariffa premio) per l’energia elettrica condivisa ai sensi del Decreto CER
 incentivo di valorizzazione dell’energia elettrica autoconsumata, mediante la restituzione delle componenti tariffarie previste dalla Delibera 727/2022/R/eel dell’ARERA relativi ai mancati oneri di trasporto dell’energia condivisa.
Un corrispettivo per il ritiro dedicato (RID) dell’energia elettrica immessa in rete da parte del GSE, ove richiesto.

Tutti questi incentivi sono compatibili con le detrazioni fiscali con 
aliquote ordinarie (articolo 16-bis, comma 1, lettera h), del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917).

2. Un contributo PNRR in conto capitale

previsto dal decreto MASE 414/2023 nella misura del 40% della spesa
sostenuta per l’installazione di un impianto fotovoltaico ed eventuale batteria di accumulo a favore di membri di una CER residenti in un Comune con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, compatibili con altre forme di sostegno pubblico diverse dal conto capitale che non costituiscono un regime di aiuto di Stato

Consigli Utili
– Consulta un professionista per verificare la compatibilità del tuo progetto con gli incentivi disponibili.
– Partecipa a comunità energetiche per combinare incentivi e condivisione dell’energia.

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Articoli

Normative di riferimento

Introduzione Le normative sulle comunità energetiche sono fondamentali per regolamentare e incentivare l’adozione di energia rinnovabile in Italia. In questo articolo, esploriamo le principali leggi

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DOMANDE FREQUENTI

I soci consumatori possono beneficiare degli incentivi erogati dal GSE per venti anni per ogni kWh di energia condivisa e i produttori possono ottenere incentivi per l’energia prodotta e condivisa, oltre
ad un contributo in conto capitale del 40% della spesa sostenuta per l’installazione dell’impianto fotovoltaico se previsto.

Possono diventare soci i cittadini, le imprese e gli enti istituzionali che risiedono o operano nel territorio sotteso ad una medesima cabina di trasformazione MT/BT della rete nazionale elettrica, sia che consumano o che producano energia elettrica rinnovabile o entrambe le cose.
L’Associazione CER ORAZIANA può costituire e gestire separatamente una pluralità di Configurazioni di Comunità Energetiche Rinnovabili (di seguito “Configurazioni”), per la valorizzazione e incentivazione dell’energia condivisa (autoconsumo diffuso), ciascuna afferente a un’area sottesa a
una stessa cabina primaria.
Ciascuna Configurazione è autonoma dalle altre, anche per l’accesso a incentivi/contributi ed è data dall’insieme degli impianti di produzione e punti di connessione (POD) in grado di assicurare la condivisione dell’energia rinnovabile all’interno di un perimetro geografico rappresentato dalla medesima cabina primaria, fermo restando che per ciascuna Configurazione, deve essere inviata al Gse. una richiesta di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso.

Se vuoi installare un impianto fotovoltaico o altre fonti rinnovabili, puoi unirti come produttore e condividere l’energia in eccesso con la comunità, ottenendo incentivi economici.

No, puoi unirti alla comunità anche come semplice consumatore. Potrai beneficiare degli incentivi erogata dal GSE per venti anni se consumi l’energia prodotta dai produttori locali associati.

 Non ci sono costi di adesione a parte il tesseramento. Per maggiori informazioni , puoi scaricare il modulo di adesione o contattarci direttamente.

La Normativa di Riferimento

Le comunità energetiche sono regolamentate da una normativa europea e italiana, che promuove la produzione e l’autoconsumo di energia rinnovabile. Le principali leggi e direttive che regolano
questo modello sono:
Direttiva Europea 2018/2001 (RED II): stabilisce un quadro normativo per incentivare la creazione di comunità energetiche rinnovabili, riconoscendo il diritto dei cittadini e delle imprese di unirsi per produrre e consumare energia in modo collaborativo.
Decreto Milleproroghe 2020 (Legge 8/2020): introduce in Italia le comunità energetiche rinnovabili, permettendo la costituzione di gruppi di cittadini, imprese e enti locali per produrre e condividere energia da fonti rinnovabili. Questa legge fissa il quadro normativo per la gestione e l’autoconsumo collettivo di energia.
Decreto Legislativo 199/2021: recepisce in Italia la direttiva europea RED II, promuovendo ulteriormente la creazione di comunità energetiche e permettendo una maggiore diffusione
delle energie rinnovabili. Definisce inoltre i benefici economici e fiscali per i membri delle comunità energetiche.

Decreto direttorio del MASE 414/2023
Deliberazioni AREA n. 727/2022/REE e n.15/2024/R/EEL
Questa normativa non solo permette ai cittadini di diventare produttori e consumatori di energia rinnovabile, ma prevede anche incentivi economici e contributi per chi partecipa attivamente alle comunità energetiche.

Le CER sono uno strumento in grado di contribuire in modo significativo alla diffusione di impianti a fonti rinnovabili, alla riduzione dell’emissione di gas serra e all’indipendenza energetica del Paese